Codice Operativo Volontario per i 6metristi


Nota: vi sono delle variazioni geografiche a queste raccomandazioni dovute sia alla diversità dei band plan locali che alle diverse disposizioni riguardanti le licenze. Si incoraggiano tutte le altre società ad adottare il presente Codice Operativo.

 

Questo Codice Operativo Volontario è stato stilato dall'UKSMG congiuntamente alla JAROC, HARDXA ed a SIXITALIA sin dal 2000. È auspicabile che molte altre gruppi ed associazioni di radioamatori adottino queste raccomandazioni.


Il Codice Volontario Operativo è indirizzato a tutti quei radioamatori che usano i 6 metri. Si auspica che l'adozione di questo codice porti ad un uso più produttivo e divertente della banda a vantaggio di tutti!


Considerando che l'attività sulla banda dei 6 metri è molto aumenta, a partire dal ciclo 23 e che ora ci stiamo avviando al picco del ciclo 24, è molto importante che si acquisiscano conoscenze per un utilizzo più consapevole in modo tale da non arrecare danno ad altre stazioni a “vicine” e riducendo, nel contempo, le altrui possibilità di lavorare stazioni DX. Lo scopo di questo codice è quello di scoraggiare quei comportamenti errati che possono arrecare disturbo all'altrui divertimento.
Per favore si leggano con cura queste raccomandazioni e si tenti di adottarne l'uso in maniera costante durante tutte le attività radio. È frequente che un non corretto modo di operare causi, ad un incauto operatore, l'acquisizione di una cattiva reputazione che potrebbe essere difficile eliminare anche dopo molti anni.
È bene rammentare che nel trasmettere ogni radioamatore rappresenta automaticamente il proprio paese. Se non si impara ad agire in conformità a delle semplici regole comportamentali, accettate internazionalmente, si potrebbe mettere in cattiva luce non solo se stessi ma anche tutti i radioamatori del proprio paese.
 

Versione italiana 2.0 del 28.2.2011


6 Metri – Una banda DX: La gamma dei 6 metri è una banda DX e come qualsiasi altra banda DX radioamatoriale deve essere trattata con rispetto e tolleranza.

 

Band Plan locali: Rispettate sempre il Band Plan assegnato.


Band Plan valido in Italia (semplificato) al 28.2.2011:


50.000 - 50100 Segmento esclusivo per modi di emissione a banda stretta <500Hz (CW)


50.000 - 50.100 - ripartizione interna:
50.000 - 50.080 Beacon
50.090 Centro attività CW


50.100-50.500 Segmento riservato ai modi di emissione con larghezza di banda < 2700 Hz
(CW,SSB,MGM)


50.100 - 50.500 - ripartizione interna:

 

50.100 - 50.130 Finestra Intercontinentale (non sono ammessi QSO fra stazioni appartenenti
allo stesso continente)


50.110 Frequenza Chiamata Intercontinentale DX


50.150 Centro attività SSB
50.185 Frequenza Cross-Band
50.200 Frequenza attività MS SSB/CW
50.255 Centro attività JT6M (n.b. usuale 50230)
50.260 - 50.280 FSK441
50.270 Centro attività FSK441
50.285 Centro attività PSK31
50.500 50.400 +/- 500 Hz Beacon WSPR


50.500 - 51.000 Segmento per tutti i modi di emissione con larghezza di banda fino a 12000 Hz
(FM, CW, SSB, MGM etc.)


50.500 50.510 Centro attività SSTV
50.520 - 50.540 FM Simplex
50.550 Centro attività FAX
50.600 Centro attività RTTY
50.620 - 50.750 Modi Digitali

 

QSO locali: Non è bene causare un innalzamento del rumore di fondo o disturbi ad altri operatori siano essi di zona o stranieri effettuando QSO locali (ma anche nazionali od europei) nella finestra DX 50.100-50.130 MHz. Chi vuole chiacchierare è bene lo faccia sopra 50.250 Mhz dove le eventuali interferenze ad altre stazioni saranno minime.
Nota: si rammenta che le stazioni francesi, a rigor di legge, non hanno accesso alla gamma al di sotto 50.200 Mhz e quindi il loro traffico DX potrebbe avvenire proprio attorno a quella frequenza. Questo spiega il perché si suggerisce di fare traffico locale sempre oltre 50250; operare intorno a 50200 potrebbero interferire anche con alcune attività EME e digitali.


Imparare ad ascoltare: In 6 metri i veri Dxers passano il 5% del loro tempo in trasmissione mentre il restante 95% lo trascorrono ascoltando ed osservando i cambiamenti delle condizioni della propagazione. Prima di trasmettere è bene imparare a riconoscere le varie caratteristiche della propagazione così da poter comprendere quando la banda comincia a dare qualche segnale di apertura. Con un poco di pazienza questa tecnica darà maggiore soddisfazione e risultati che il chiamare: “CD DX” all'infinito.


50.100 – 50.130: La finestra DX (Intercontinentale): Il concetto di finestra DX è ampiamente accettato da tutti gli operatori del mondo, su qualsiasi banda, ed è per questo che essa dovrà essere usata soltanto per QSO DX INTERCONTINENTALI. Questo vale, in particolare, per la frequenza di chiamata 50.110 come verrà spiegato successivamente.
Il concetto di stazione DX può differire a secondo della mentalità di ciascun operatore (specialmente quando una particolare stazione all'interno del nostro continente costituisce un New Country!) per questo il concetto di Finestra Intercontinentale è più appropriato ad una semplice e chiara utilizzazione. Questo è il motivo per cui è fondamentale valutare con estrema cura l'opportunità o meno di effettuare un QSO con una stazione europea in questa “finestra”.
Vista l'estrema delicatezza della banda, soprattutto per noi in Europa, è estremamente importante che nei periodi di propagazione a lungo raggio come: l' ES multi-hop, lo SSSP, la TEP o durante fenomeni di F2, si eviti di far “scomparire” i flebili segnali dei QSO intercontinentali sotto un mare di QRM europeo. È bene essere sensibili ed evitare, perciò, in qualsiasi caso, QSO locali nella finestra DX/Intercontinentale!
Nota: In questo codice la formulazione di tale richiesta è amichevole tuttavia le raccomandazioni IARU danno come tassativo tale suggerimento sopratutto durante le gare!

Fare QSO con stazioni europee in questo segmento durante contests, maratone, diplomi etc. prevede non il solo annullamento del QSO ma la squalifica!

Essendo la finestra DX/Intercontinentale sempre molto usata, è bene ascoltare con attenzione prima di fare una qualsiasi chiamata e chiedere sempre se la frequenza è occupata (questa procedura dovrebbe essere usata comunque su qualsiasi altra frequenza).
Se anche non si ascolta nulla non significa che la frequenza non sia occupata (sia localmente che internazionalmente) o che una stazione DX non la stia utilizzando. È importante ricordare che la buona educazione impone di chiedere sempre prima di chiamare (e più volte) se la frequenza è già in uso.


50.110 - Frequenza di chiamata Intercontinentale: La frequenza di chiamata intercontinentale è 50.110 Mhz. Questa dovrà essere usata solo per contatti DX a lunga distanza e ciascun contatto dovrà avvenire solo ed esclusivamente fra stazioni di continenti differenti (cioè fuori dall'Europa nel nostro caso). NON effettuare, per nessun motivo, QSO continentali su questa QRG anche se di brevissima durata. Se una stazione locale (o europea) risponde ad una nostra chiamata, è necessario spostarsi subito su di una frequenza libera al di sopra di 50.130 Mhz. Non usare mai la frequenza di chiamata internazionale per fare dei test o per accordare l'antenna o l'apparato.
Non incoraggiate pile-ups a 50.110 ed in caso di una eventuale risposta ad un nostro fortunato CQ farsi parte diligente e fare immediatamente QSY su altra frequenza.
 

Fare CQ su 50.110: Ascoltare è la prima regola per lavorare un raro DX in 6 metri. È buona cosa pensare attentamente prima di decidersi a fare un CQ su 50110. Sarebbe stupido dire di non chiamare mai ma è importante rammentare che questa frequenza non appartiene a nessuno e, quindi, un suo uso scorretto potrebbe mettere in discussione la reputazione di coloro che insistessero a chiamare incessantemente per lunga parte del giorno oppure dall'inizio alla fine di una apertura.
Questo avverrebbe anche se si chiamasse dichiarando: “CQ DX only”, oppure: “CQ outside of my continent only” o: “CQ outside Europe”. È bene rammentare che un solo CQ occasionale può essere sufficiente per scoprire una apertura inattesa.
Se siete dei DXer 6metristi e state ascoltato un segnale “esotico” che giunge basso, intorno a 50.110 mentre, magari, da molto tempo, più in alto, una stazione locale chiama CQ all'infinito, piuttosto che chiedere, all'improvvido collega, in modo rude, di spostarsi chiedetegli gentilmente di fare QSY oppure chiedetegli cosa stia ascoltando. In questi casi non dimenticarsi mai di passare sempre, prima, il proprio nominativo. Sensibilizzate il collega all'uso della gamma; aiutatelo a capire l'importanza di un comportamento corretto e, se avete tempo, spostatevi su una porzione tranquilla della gamma conversando amichevolmente.
Ovviamente questo tipo di atteggiamento può essere applicato, con successo, su qualsiasi frequenza e non solo sui 6 metri. La maggior parte degli operatori sono persone educate e sensibili; faranno sicuramente QSY e daranno ascolto ai vostri suggerimenti (anche perché, probabilmente, anche a loro farà piacere lavorare il DX che voi stavate ascoltando).
Nel caso opposto, se fossimo noi che stiamo chiamando e occupando una frequenza attorno 50.110 e qualcuno ci chiedesse, gentilmente, di fare QSY, magari prospettandocene anche il motivo, lo si faccia senza recriminare sul diritto o meno di questa richiesta, è bene ricordare che si sta condividendo una risorsa con migliaia di altri operatori!
Se proprio si vuol fare un CQ a 110, prima di farlo, è necessario fare ascolto sulla frequenza per almeno cinque minuti, poi incrociare le gambe, contare fino a 100, e se il desiderio è cosi travolgente... si chiami pure, ma in modo breve!!! Alla fine dei conti la scelta del cosa e come comportarsi è sempre personale; cioè nostra solamente. Non bisogna mai dimenticare, comunque, che appena fatta la chiamata in banda DX è buona norma dichiarare una nuova frequenza sulla
quale si farà QSY al fine di ascoltare le eventuali risposte... tranne che non si sia avuta la fortuna di
ottenere una risposta da una stazione DX intercontinentale! Nel caso si verificasse questa – fortunata – circostanza si potrà completare il QSO anche a 50.110 (ma sempre in modo rapido... prima di fare QSY)!


Tecniche di QSO: Molti operatori non ritengono sia importante impiegare il loro tempo nell'imparare come si deve lavorare un DX e, così, sviluppano una loro tecnica personale. Spesso, questi operatori, piombano sul DX in modo maldestro fornendo, nel corso di un QSO, anche informazioni non necessarie alla validità del collegamento stesso (come il nome, il QTH ed il locator). Questo metodo operativo non è consigliabile in quanto la propagazione, tipica dei 6 metri, non consente di perdere tempo durante i QSO DX e questo proprio a causa della peculiarità della banda che risulta di “confine” tra le HF e le VHF. Le aperture, a causa della frequenza, sono usualmente di breve durata e le stazioni DX, desiderose di lavorare più operatori possibile, durante una apertura, preferiscono, in genere, limitarsi alle informazioni “essenziali”.
Fondamentalmente è bene seguire il modo di operare della stazione DX lasciando che sia lui a dare tutte le informazioni sul modo di operare, lasciandogli, cioè, guidare la fila delle stazioni che lo chiamano. Se il DX non passa altro che un “59” non si perda tempo facendo scambio di altre (inutili) informazioni, quali possono essere il locator, il nome, l'apparecchiatura, le condizioni meteo e via dicendo. Semplicemente si scambino i nominativi, e dopo essersi fatti confermare il rapporto, ci si sposti per consentire ad altri DXer di poter portare a termine il QSO. È bene lasciare perdere tutte le altre informazioni salvo che esse non vengano espressamente richieste dalla stazione DX. Le opportunità di lavorare una stazione DX sono poche e le condizioni di propagazione, spesso, di breve durata. Se la nostra pratica/tecnica operativa impedirà ad altri di lavorare la stazione DX la “cosa” sarà certamente ricordata (magari a lungo) da tutti coloro i quali hanno mancato il DX a causa nostra. È sempre bene rammentate che, poi, la prossima volta, potrebbe toccare a noi essere vittime della lentezza altrui.
Le informazioni aggiuntive, attualmente, grazie ad internet, si potranno facilmente reperire sul cluster o sul web!


Operare in un Pile-up: Trovarsi a tentare un collegamento in un pile-up DX (isofrequenza) potrebbe rivelarsi una esperienza frustante sia in 6 metri che sulle HF. Le buone maniere ed un buon comportamento operativo sono perciò molto importanti. Per una maggiore possibilità di successo è bene ascoltare attentamente la stazione DX e cercare di comprendere il suo modo di operare; è generalmente inutile e controproducente continuare a chiamare il “DX” se questo sta rispondendo ad un country particolare o un prefisso diverso dal nostro. In genere è bene rispondere con il nominativo completo, pronunciandolo velocemente e, preferibilmente, soltanto una volta. Non c'è nulla di più frustrante e fastidioso, per gli altri operatori che sono nel pile-up, di sentir parlar sopra alla stazione DX e quindi, non riuscire a capire a chi questa stia rispondendo. Certamente è buona norma non rispondere se non siete in grado di ascoltare la stazione DX.
Se il QSO non è stato completato a causa del QSB o del QRM, non si continui ad insistere per completarlo. Sarà una scelta dettata dal giudizio personale a decidere se richiamate più tardi.

L'insistere sarebbe solo un disturbare gli altri operatori, che magari ascoltano meglio la stazione DX, impedendo loro di completare, a loro volta, il QSO. Uniformarsi al modo di operare della stazione DX è la miglior tecnica; quindi non si richiami l'operatore immediatamente se sta lavorando qualcun altro. Il messaggio è semplice, si cerchi di evitare di chiamare sopra alla stazione DX, in caso contrario non solo non se ne guadagnerà nulla ma si indisporranno anche gli altri DXer.


Operazioni in split: Quando una stazione DX ha un gran pile-up di operatori che rispondono sulla sua stessa frequenza si creano tremendi problemi di QRM arrecando problemi di comprensione sia fra tutti coloro che cercano di effettuare il QSO che alla stazione DX stessa. In queste circostanze, è consigliato, per la stazione DX, operare in “split” il che significa, per l'operatore DX, trasmettere su una frequenza e ricevere in un range di frequenze (in genere) al di sopra di quella usata per la trasmissione. Questo modo di operare permette di incrementare significativamente il numero di QSO della stazione DX. Anche in questo caso, però, è bene ricordare che anche le operazioni split, in 6 metri, potrebbero causare tremende interferenze ad altri operatori che stanno operando in una delle frequenze “invase” dal pile-up su una delle frequenze di ricezione della stazione DX. Per ridurre al minimo queste interferenze, si raccomanda di usare lo split minimo indispensabile alla gestione della attività sia per la SSB che per il CW (si suggeriscono, rispettivamente, un massimo di 10 Khz e 2 Khz).


Conflitti di frequenza: Con le rapide modifiche di propagazione che si verificano, costantemente, sui 6m è abbastanza usuale che due stazioni occupino la stessa frequenza in aree diverse dello stesso o di un altro continente. Queste, magari, continuano a gestire il loro pile-up per ore, senza ascoltarsi reciprocamente, fino col ritrovarsi, all'improvviso in “conflitto” tra loro. In queste circostanze, gli operatori sono chiamate a cercare, con reciproco senso di responsabilità, di risolvere il problema nel più breve tempo possibile proprio ad evitare “conflitti” inutili. È sempre bene rammentare che nessuna stazione “possiede” una frequenza, anche se essa è occupata da svariate ore.


Doppi QSO: Si ha sempre la tentazione di chiamare un raro DX tutte le volte che lo si ascolta. Questa tentazione dovrebbe essere “contenuta” perché ciò potrebbe togliere l'opportunità sia alla stazione DX di lavorare nuove stazioni, che ad altri operatori lavorare un new-one. È una scelta personale stabilire e decidere se la stazione DX che si ascolta può essere ricollegata senza danno per altri operatori o meno. È chiaro, invece, che se la stazione rara continua ad effettuare chiamate a “vuoto” una risposta veloce può risultare senz'altro utile per segnalare l'esistenza o la permanenza delle condizioni di propagazione.
Nota: Proprio al fine di evitare l'insana pratica dei QSO doppi sono da disincentivare tutte quelle gare, che proponendo una pratica “politicamente scorretta”, tendono ad incentivare i partecipanti alla duplicazione di QSO DX. Chi ha a cuore la gamma dei 6 metri sia sensibile e cerchi di spingere gli organizzatori di tali competizioni a modificare i regolamenti al fine di eliminare tale tipo di attività chiaramente dannosa.


Operazioni in CW: Probabilmente il CW é il modo di comunicazione più usato ed efficiente nelle operazioni DX in banda 6 metri in quanto efficace sia durante nelle brevi aperture DX che in presenza di segnali particolarmente deboli.
È bene non chiamare in SSB una stazione che sta operando in CW in quanto non solo non sarà in grado di comprendere/ascoltare il segnale in fonia (causa il probabile uso di un filtro stretto) ma anche perché ciò causerà serie interferenze ai DXer che stanno cercando di lavorare quella stazione rara in telegrafia. Parimenti, al contrario, se non si riesce a contattare una stazione in un pile-up in SSB non la si disturbi con chiamate il CW!


QSO in FM: Tutte le trasmissioni in FM devono essere effettuate sempre e comunque sopra 50.500 Mhz. Il motivo è che essendo la FM un tipo di trasmissione a “banda larga”, potrebbe “tagliar fuori” un segnale DX debole.
Non esiste alcuna ragione valida per effettuare QSO FM al di sotto dei 50.500 Mhz in quanto esiste un ampissimo spettro di frequenza assegnata allo scopo.


Se avete qualche commento, suggerimento, o emendamento da suggerire, per favore inviate una e-mail a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


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Federico Massa è editore di periodici culturali e fondatore del JobOk Project, attività che contempla numerose iniziative per la promozione dell'arte, della cultura e dell'artigianato.
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